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Filicudi dal mare

Un mare da scoprire

La Grotta del Bue Marino, La Canna, scogli e calette
Filicudi 98050 Sicilia Italia
  • L'isola di Filicudi arrivando da Salina
  • Punta Perciato e a destra l'ingresso della Grotta del Bue Marino
  • La Canna, in fondo si vede l'isola di Alicudi
  • Interno della Grotta del Bue Marino
  • Punta Stimpagnato
  • Le Punte
  • Medusa
  • Portolano

Nelle spiagge di Filicudi non c'è sabbia ma solo ciottoli arrotondati. La più "in" è Le Punte; la si può raggiungere a piedi dal molo. In alternativa, Pecorini Mare o la spiaggia del porto. Intorno all'isola non mancano posti tranquilli e seducenti, raggiungibili solo via mare. Accingiamoci, quindi, a fare il periplo dell'isola.
Da Filicudi Porto facciamo rotta verso il promontorio di Capo Graziano. Noterete un'evidente macchia di vernice bianca sugli scogli che indica il divieto, oltre quel limite, di immersione, perchè si entra nella zona archeologica sottomarina. Qui in realta' ci si puo' immergere e seguire un percorso subacqueo solo se guidati da sub abilitati. Scoprirete un vero museo sottomarino. Nel mare antistante Capo graziano, a causa di una secca 400 m. ad Est, si sono verificati, nel corso dei millenni, diversi naufragi e i resti dei carichi di alcune navi giacciono sul fondo. Doppiato Capo Graziano, costeggiamo la spiaggia delle Punte e, proseguendo, non possiamo non notare la particolare conformazione colonnare delle rocce detta Filo di Lorani. Ecco Pecorini Mare, piccolo borgo di pescatori, dove ha sede il Saloon di Triolo, meta ambita per chiunque navighi nelle Eolie. Giunti alla Punta Stimpagnato è il momento di tuffarsi nelle verdi acque delle Grotticelle... un bagno stupendo! Dopo l'imponente Costa dello Sciarato, inizia un tratto di costa con innumerevoli sorprese.
La Grotta del Bue Marino, così chiamata dai vecchi pescatori perchè, forse, qui trovava rifugio la foca monaca. Di questa non c'è più traccia ma rimangono i bellissimi giochi di luce e il senso di misticismo che si avverte addentrandosi. La grotta è larga 30 m, con una volta di 20 m. Il mare, nel tempo, ha formato una deliziosa spiaggetta sul fondo e l'ampiezza e la profondità consentono anche alle piccole imbarcazioni di potervi entrare.
Pochi metri ed ecco Punta Perciato, un promontorio lavico in cui il mare ha aperto un varco. Appena doppiato il Perciatu, si può fare una sosta nella spiaggia, prima di dirigersi verso gli scogli dalle forme spettacolari, poco distanti: La Canna, faraglione di basalto circondato da acque cristalline (si consiglia un'immersione subacquea per la quantità e varietà di pesci che s'incontrano) e Monte Nassari, con le sue creste. Sulla costa è possibile ammirare alcune casette ristrutturate negli ultimi anni, costituiscono il villaggio di Siccagni; le case sono raggiungibili via mare oppure percorrendo un lungo sentiero a tratti impervio. Tutto il versante occidentale è impervio, ripido e coperto da ginestre e felci. Si costeggia nuovamente la riva incontrando lo Scoglio della Fortuna, le piccole insenature e le calette di Punta Zotta con il suo faro. Dopo lo Scoglio Giafante, che fa pensare ad una torre, il paesaggio è selvaggio, interrotto solo da qualche antico terrazzamento ormai abbandonato, da alcune casette sparse presso Punta dello Zucco Grande e dopo la Valle della Fossa e le alte pareti del Monte Guardia, siamo di nuovo a Filicudi Porto.

Nelle spiagge di Filicudi non c'è sabbia ma solo ciottoli arrotondati. Spiagge, calette isolate, piccole insenature raggiungibili solo in barca, la Grotta del Bue Marino, gli scogli La Canna, Giafante, Cacato, della Fortuna e tanti altri la rendono una delle isole piu' belle da scoprire navigando.

Edizioni Avvenire 2000

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C'era una volta ..

LA FESTA DEL MARE

"Filicudi: tra miti e leggende". E' il tema della festa che ogni anno, a fine agosto, animava per due giorni l'incantevole isola.
La manifestazione, ideata dai cantautori eoliani Angelo e Benito Merlino, era caratterizzata dall'esibizione di cantanti, ballerini e musicisti, fra cui il mandolinista isolano Stefano Ferlazzo. Il numeroso pubblico era composto non solo dagli abitanti di Filicudi, ma anche da turisti italiani e stranieri.
L'avvenimento più suggestivo della manifestazione era il lungo corteo di imbarcazioni che, addobbate con festoni multicolori di foglie e fiori, partiva da Filicudi Porto. Le barche doppiavano Capo Graziano e dopo aver oltrepassato la località di Pecorini Mare andavano verso la grotta del Bue Marino e poi alla "Canna" che si erge maestosa al largo di Filicudi.
E' proprio in mezzo al mare che Benito Merlino "cantava" le isole Eolie e venivano recitati alcuni versi struggenti per i tanti eoliani emigrati: "O triste antenna di roccia che svetti sul mare dall'azzurro più profondo, un saluto accorato trasmetti ai figli d'Eolo sparsi per il mondo".
Davanti alla splendida grotta del Bue Marino alcuni sub (anni addietro ha partecipato, tra gli altri, il campione mondiale di immersione in apnea, il cubano Francisco Ferreira, conosciuto come Pipin) si immergevano per depositare sul fondo una scultura raffigurante Eolo, mitico dio dei venti dal quale le isole Eolie hanno ereditato il nome. Veniva quindi rivolto un omaggio al mare per sottolineare l'importanza della tutela del patrimonio marino.
Ogni anno si perpetuava la leggenda dello sposalizio tra la sirena Amanda e il bue marino con il lancio a mare di fiori. All'imbrunire le barche rientravano in porto, una dietro l'altra, alla luce delle fiaccole. Era uno spettacolo indimenticabile!

Portolano dell'Isola di Filicudi

E' molto importante mantenere una buona distanza dalla costa a causa di secche molto pericolose e rocce parzialmente sommerse. Navigare a più di 100 metri dalla costa da Punta Stimpagnato a Scoglio Giafante. Sono vietati ancoraggio e transito entro 500 metri dalla costa vicino a Capo Graziano (area marina, Ordinanza locale n° 11/2009), c'è un fondale di soli 2 metri di profondità molto PERICOLOSO.

Nelle località La Canna, Grotta del Bue Marino e zone limitrofe, Scoglio Giafante, P.ta dello Zucco Grando, e P.ta Stimpagnato, l'Ordinanza locale n° 49/2010 vieta di avvicinarsi alla costa a meno di 100 metri (anche in tender o a nuoto) in quanto considerate pericolose per frane e smottamenti.

PORTO CITTADINO: Gli yacht possono attraccare al molo lato est od ovest per brevi periodi, a condizione che la loro presenza non intralci le manovre dei mezzi di linea (Ordinanza locale n° 31/2002 art. 2). Se dovete rifornirvi di carburante ed acqua approfittate del servizio di "distributore carburante Francesco Scaldati". Ancorare ed entrare con le cime a poppa sul lato est del molo.

CAMPO BOE PORTO: In prossimità del porto "Centro Noleggio Filicudi", servizio tender con gommone anche la notte.

ANCORAGGIO: Ancorare sui 15 metri di fondale nel lato est della baia, tenendosi lontano dalle boe. Non passare tra le boe e la costa, perchè parallela ad essa scorre una linea di vecchi frangiflutti, pericolosi anche per i tender.

CAMPO BOE PECORINI: A Pecorini Mare sono disponibili dal 2015 due nuovi campi boe.

Filicudi non ha ormeggi sicuri. In caso di forti venti tornare a Salina o Lipari. NON navigare vicino alla costa. Il litorale e' disseminato di numerosi massi sommersi.Filicudi does not have secure anchorages. In high winds sail back to Salina or Lipari. Do NOT navigate near the coast. Numerous submerged masses litter the coastlines.

Portolano di Filicudi realizzato da Il Miglio Blue

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